La chiesa di San Michele a Valbrona (CO) si trova nella frazione di Visino ed è sicuramente l’edificio religioso più importante del comune non solo per antichità, ma soprattutto per la sua ricchezza artistica.

Storia della chiesa

La sua prima citazione risale alla seconda metà del XIII secolo nel “liber notitiae sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero, senza però sapere con esattezza quando è stata fondata.

A San Michele, patrono dei Longobardi, sono state più volte intitolate chiese in tutta l’Italia Settentrionale e, anche se non ci sono prove archeologiche della loro presenza a Valbrona si pensa che la chiesa possa essere stata fondata intorno al VII-VIII secolo proprio dal popolo convertito.

Michele, oltre a essere stato un Santo guerriero, era anche il pesatore di anime quindi spesso la sua dedicazione avveniva in cappelle presso zone cimiteriali, proprio come per Visino. Oltretutto, non lontano da Valbrona, esiste la cittadina di Asso con la frazione di Scarenna. Il toponimo deriva da “scario”, un funzionario con compiti esattoriali nell’organizzazione sociale longobarda.

Grazie all’incessante lavoro di San Carlo Borromeo, durante il suo sopralluogo in Valassina, abbiamo una piccola indagine artistica riguardo alla presenza di lavori pregiati in chiesa già nel 1567.

La preziosa ancona lignea

Carlo Borromeo notò uno splendido tabernacolo in legno dorato e un’ancona lignea dipinta con varie immagini. La perla nascosta all’interno della chiesa di San Michele a Valbrona è proprio questa: il polittico di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone.

Il Bergognone, uno dei maestri del Quattrocento conosciuto per aver lavorato principalmente alla Certosa di Pavia, ha lasciato parte della sua opera anche a Visino; forse grazie a qualche lanaiolo locale che, avendo fatto successo, potrebbe aver commissionato l’opera all’artista del momento e in seguito averla donata alla chiesa del paese natale.

Negli scomparti laterali del polittico sono rappresentati S. Giovanni Battista e San Michele, mentre nelle predelle Cristo benedicente e i dodici apostoli.

Nello scomparto centrale si trova una tela rappresentante la Vergine con Bambino ed è opera certa di Andrea Appiani, in quanto è stata ritrovata anche la nota di pagamento. Per la presenza di quest’immagine nella chiesa di Visino bisogna ringraziare la potente famiglia valbronese Gianorini, la quale essendo facoltosa si poté permettere di pagare l’Appiani durante il suo massimo periodo produttivo a cavallo tra Settecento e Ottocento.

Tele presenti a San Michele

Nelle diverse cappelle si trovano quadri rappresentanti i santi a loro dedicati: “San Carlo Borromeo in penitenza”, dipinto da Pietro Antonio Magatti in pieno Settecento, mentre dal lato opposto si può ammirare un secentesco “Sant’Antonio da Padova e il Bambino” attribuito a Pier Francesco Mazzucchelli, meglio conosciuto come il Morazzone.

Distribuite su entrambi i lati interni della chiesa si trovano altre cinque tele concesse in deposito dalla Pinacoteca di Brera nel 1822. Le opere raffigurano San Gaetano da Tiene, San Giacomo, un santo cappuccino, un evangelista e San Pietro. Tutte queste opere sono databili intorno al XVII secolo ad opera di maestri centro-italiani.

 

Per maggiori informazioni riguardo Valbrona, la valle delle sorgenti, la sua storia, itinerari e cultura da scoprire, potete consultare il sito dedicato della Pro Loco.