Come avevamo anticipato nello scorso articolo sullo sciroppo di sambuco, oggi parleremo di una vecchia tradizione: la ricetta del pan meino, tipico biscotto brianzolo.
Storia e leggenda
In passato si era soliti consumare il pan meino o pan de mej il 23 aprile, perché la data richiamava la nascita della tradizione. San Giorgio, il quale era solito salvare donzelle in pericolo, trovò una fanciulla legata a un albero di sambuco che necessitava di essere salvata dalle grinfie di un drago che terrorizzava la Brianza. San Giorgio la liberò e l’albero di sambuco germogliò prematuramente; così, per ringraziare il Santo, la popolazione offrì quello che aveva in casa in quel periodo: il pan di miglio e della panera.
Il pan di miglio o pan meino era il pane dei poveri, fatto con la farina di miglio, che al tempo si trovava molto più facilmente e rendeva l’impasto quasi leggermente piccante.
La panera invece era la panna liquida che si beveva e nella quale si potevano inzuppare i biscotti.
Il 23 aprile, giorno dedicato al Santo, si rinnovavano i contratti tra produttori e lattai, i quali per l’occasione spesso regalavano della panna ai loro clienti. Per venerare San Giorgio, protettore dei lattai, erano spesso costruiti altarini all’interno dei cortili dove vivevano le mucche, o per lo meno si poneva una sua effigie rappresentata.
Durante la fioritura del sambuco, si preparava il pan meino con delle decorazioni floreali e poi veniva gustato inzuppandolo nella panna. Con il passare del tempo, la farina di miglio fu rimpiazzata con quella di mais, coltivazione che in Brianza prese piede sostituendo molte altre.
La ricetta moderna
Una ricetta del pan meino, non fedele all’originale con farina di miglio, ma pur sempre buonissima, è quella che vogliamo consigliarvi noi. Si potrà sempre sostituire la farina di mais con quella di miglio, che può essere trovata più facilmente nei negozi di alimentazione biologica che non nei supermercati.
300g farina di mais (non quello a grana grossa per la polenta)
200g farina 00
150g di burro
150g di zucchero
I semi di un baccello di vaniglia
16g di lievito per dolci
3 uova medie
1 pizzico di sale
Fiori di sambuco, a piacere
Zucchero a velo
Il procedimento è molto semplice: si parte mettendo in un pentolino il burro, facendolo sciogliere e poi attendendo che si intiepidisca.
In una ciotola capiente sbattete le uova con lo zucchero e i semi del baccello di vaniglia fino ad ottenere un composto cremoso, aggiungete poi il burro fuso con un pizzico di sale e mescolate.
Setacciate la farina di mais, quella 00 e la bustina di lievito per dolci prima di aggiungerli al composto. Amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un prodotto lavorabile con le mani e, a piacere, aggiungete fiori di sambuco all’impasto. Prendetene un cucchiaio abbondante, formate una pallina e schiacciate per avere un dischetto di circa 8 cm di diametro. Rifate questo procedimento fino a terminare l’impasto, disponete le sagome su una teglia spolverata di farina di mais e completate la decorazione dei biscotti cospargendo la superficie del pan de mej con dello zucchero semolato e abbondante zucchero a velo.
Mettere in forno per 20 minuti a 180°C e lasciate raffreddare; prima di servire potete abbellire con altri fiori freschi di sambuco.
Questa ricetta del pan meino è solo una delle tante che si possono provare, anche in base ai gusti si può usare il miele al posto dello zucchero o modificare le proporzioni tra le due farine. E voi come li preparate? Avete dei bei ricordi di qualcuno che li preparava per voi?