Grazie alla facile reperibilità del fiore, lo sciroppo di tarassaco può essere un’ottima alternativa al miele e seguendo questa semplice ricetta potrete facilmente produrlo  a casa.

Caratteristiche

Il tarassaco (taraxacum officinale) conosciuto anche come “dente di leone” ha una lunga fioritura che dura dall’inizio della primavera fino all’autunno. La raccolta del fiore deve avvenire quando è ancora un fiore giallo e non deve aver iniziato la chiusura che lo porterà a divenire un “soffione”.

Anche la sua radice è commestibile e, a causa delle sue proprietà diuretiche, è chiamata “piscialetto”. Proprio la radice è usata in molti preparati erboristici per depurare il fegato.

Sciroppo, non miele!

Molto spesso questo preparato viene descritto come “miele di tarassaco”, ma questa definizione è inesatta, in quanto questo non viene elaborato dalle api. Il miele vero e proprio di tarassaco esiste ed è di un colorito giallo intenso, dovuto allo sfruttamento – da parte delle api – dei fiori che per tanti mesi colorano i campi, spesso incolti.

Lo sciroppo di tarassaco, essendo un preparato a base vegetale, è un ottimo sostituto per vegani o anche per chi non gradisce come viene prodotto il miele.

Ricetta

L’ingrediente principale del nostro sciroppo sono i fiori di tarassaco, che possono essere colti ovunque ce ne siano in grandi quantità, facendo attenzione che non ci siano strade troppo trafficate nelle vicinanze e di non raccogliere tutto il necessario nella stessa zona per poter permettere al fiore di prosperare.

Gli ingredienti necessari sono:

– 100 g circa di fiori di tarassaco, parte verde esclusa
– 500 ml di acqua

– 300 g di zucchero

– il succo di un limone

– colino a maglie strette

– pentola capiente

La parte iniziale è la più lunga perché bisogna mondare i fiori separandoli dal gambo e dalla corolla verde. Successivamente, è necessario sciacquare i fiori sotto acqua corrente per poi farli asciugare leggermente su un canovaccio.

In una pentola grande si porta a bollore l’acqua e si aggiungono i fiori  il succo di limone, lasciando sobbollire per 40 minuti circa per poi procedere al filtraggio con il colino a maglie strette. Eliminati tutti i fiori si rimette sul fuoco la pentola col composto filtrato e si aggiunge lo zucchero, riportando a bollore fino ad ottenere la consistenza desiderata dello sciroppo di tarassaco. Ancora caldo lo sciroppo è pronto per essere travasato in un barattolo. Avendo zucchero al suo interno consigliamo di tenerlo in un luogo fresco e asciutto, lo sciroppo di tarassaco si conserverà come qualsiasi conserva casalinga, da un anno fino a un massimo di 3.

Usi dello sciroppo di tarassaco

Lo sciroppo da noi preparato ha molteplici utilizzi: può essere servito come semplice ma gustoso abbinamento con un tagliere di formaggi, può essere usato come dolcificante proprio come un miele quindi per tisane, tè e yogurt. Molti utilizzano lo sciroppo di tarassaco per combattere i primi sintomi di un malanno di stagione, come tosse secca e mal di gola, magari correggendolo anche con delle gocce di propoli, così da poter mascherare il sapore intenso di questo elaborato delle api.