Per sostenere il nostro opulento stile di vita, la nostra società ha bisogno di ingenti quantità di energia: questa è una realtà ormai considerata così ovvia che raramente ci domandiamo come questa energia venga prodotta. Anche quando ce lo domandiamo, in realtà, non è così semplice ottenere delle risposte attendibili e veritiere. La confusione che i media fanno quando parlano di energia è a volte tremenda e in alcuni casi porta alla nascita di vere e proprie fake news energetiche. Ciò è dovuto al fatto che i dati riportati sono di difficile interpretazione e spesso riferiti a grandezze diverse. Prendiamo ad esempio questo articolo di ANSA, dove leggiamo che:
“I combustibili fossili, osserva il rapporto, rappresentano il 79% del mix energetico del Paese mentre le energie rinnovabili il 40% del mix energetico”
Noterete immediatamente come ci sia un’enorme contraddizione in termini, poiché la somma delle due percentuali dà un risultato ben superiore al 100%. Come è possibile che un’agenzia importante come ANSA abbia commesso un errore così grossolano? E soprattutto, come è possibile che TUTTE le testate giornalistiche che hanno riportato l’articolo abbiano commesso lo stesso, identico errore, senza che nessuno se ne accorgesse?
Mix energetico ed energia elettrica
Bene, la risposta è in realtà piuttosto semplice: il rapporto di cui vengono citati i dati – l’ottimo “Brown to Green 2019 – Italy” di Climate Transparency – fa riferimento prima a un “energy mix” e poi a un “power” che soltanto a un primo sguardo possono sembrare la stessa cosa. Con “energy mix”, infatti, si intende il mix energetico totale di un Paese, comprendente quindi l’energia elettrica, quella termica e quella utilizzata per i trasporti; con “power”, invece, si intende soltanto il mix energetico elettrico, vale a dire la sola energia elettrica. È così che due dati possono essere combinati maldestramente originando un nonsense comunicativo spettacolare: se la prima frase riportata dall’articolo è effettivamente verace, la seconda non lo è nella misura più assoluta, poiché dimentica il fondamentale aggettivo “elettrico”.
Riassumendo: l’Italia produce il 79% dell’energia totale di cui ha bisogno da fonti fossili e la restante percentuale (il 21%) da fonti rinnovabili o pseudo-rinnovabili (gli inceneritori sono ahinoi qui compresi). Quando parliamo soltanto di energia elettrica, però, lo scenario cambia, poiché l’Italia produce il 40% della sua elettricità da fonti rinnovabili (principalmente dall’idroelettrico) e “soltanto” il 60% da combustibili fossili.
Il Costa Rica 100% rinnovabile?
Vabbè, cambia poco, direte voi. E invece no. Diamo un’occhiata ad esempio a questo articolo di Repubblica dal titolo che suona come una grandissima vittoria e un esempio da seguire assolutamente: “Energie green, il Costa Rica dà l’esempio: quasi un anno intero con le fonti rinnovabili”. Alzi la mano chi, tra gli ambientalisti, non esulta immediatamente alla lettura di questo titolo (spoiler: noi). Addentrandoci nell’articolo, scopriamo infatti che, nonostante quanto ribadito all’inizio dello stesso (“oggi il piccolo Paese centroamericano può però vantare anche un nuovo record: nel 2017 si è alimentato esclusivamente con le energie rinnovabili”), la Costa Rica produce il 100% della sua energia elettrica con fonti rinnovabili, grazie a un’altissima produzione di energia idroelettrica. E per il resto – trasporti e riscaldamenti – il Paese centramericano fa come tutti gli altri: brucia petrolio, gas e carbone.
Da anni ormai cerchiamo di approfondire diverse tematiche ambientali: inquinamento, cambiamenti climatici, gestione dei rifiuti, energia. Tutte sono estremamente complesse da comprendere a fondo e tutte richiedono alcune competenze e soprattutto tanto studio e tanta volontà di approfondire. Eppure noi riteniamo che fare una buona comunicazione e comprendere bene ciò che viene comunicato debba essere uno dei capisaldi della nostra società e della nostra missione di ambientalisti.
Vogliamo così ricordarvi di stare molto attenti a ciò che leggete, in particolar modo sulle tematiche ambientali. Capire quando siamo di fronte a una notizia riportata coerentemente e quando siamo di fronte a una verità mascherata non è per niente semplice e richiede un certo occhio. Nel dubbio, non dimenticate di scriverci così da avere un nostro parere!