Le 14 cappelle, che illustrano i Misteri del Rosario, e il Santuario in cima, dedicato alla Beata Vergine del Soccorso, formano il Sacro Monte di Ossuccio (CO). Nel 2003, insieme ad altri 8 Sacri Monti della Lombardia e del Piemonte, è entrato a far parte del Patrimonio mondiale UNESCO.
I Sacri Monti sono delle architetture sacre che sorsero intorno al Cinquecento e Seicento e nacquero come luoghi di preghiera alternativi alla Terra Santa. Considerata l’espansione della cultura islamica e della Riforma Protestante, i pellegrini non potevano più raggiungere i reali luoghi descritti nelle Sacre Scritture, così si iniziarono a formare in Europa dei luoghi dove chiunque potesse recarsi.
Solitamente costruiti sulle pendici di un’altura, conducono i visitatori a seguire questo percorso fisicamente e spiritualmente, un pellegrinaggio simbolico scandito dalla presenza delle stazioni monumentali rendendo sacro uno spazio naturale.
Nei Sacri Monti sono presenti molti dipinti e statue che rappresentano scene della vita di Cristo, di Maria e dei Santi, quindi sono visti anche come una forma di catechismo raccontato con le immagini.
Sulla sponda occidentale del lago di Como, nel Comune di Tremezzina, sorge a Ossuccio il Sacro Monte nostrano.
La tradizione vuole che la devozione alla Madonna sia legata a una statua di Maria e a un antico dipinto. La statua probabilmente venne nascosta, nel luogo dove ora sorge la chiesa, durante un periodo di invasioni e venne ritrovata da una bambina sordomuta che ritrovò voce e udito. Il dipinto, molto antico (1501), rappresenta la Vergine col Bambin Gesù e Sant’Eufemia e ora si trova all’interno del Santuario della Madonna del Soccorso.
Per poter percorrere tutto il tragitto bisogna partire da valle, dove inizia il viale delle cappelle (Via Pasquale Castelli). La meta finale dista soltanto un chilometro, ma tutto il percorso si trova in leggera salita, costeggiando 14 templi barocchi che racchiudono le scene di vita di Gesù e della Madonna ricordati nei misteri del rosario.
Le cappelle sono state realizzate tra il 1635 e il 1710. All’interno di esse, i momenti della vita di Gesù sono rappresentati con statue in stucco e terracotta, in grandezza naturale, e con affreschi per descrivere meglio l’ambiente.
Molti artisti hanno aiutato nella realizzazione delle cappelle e al loro interno ci sono dei veri e propri capolavori di arte come gli stucchi di scuola intelvese di cui il principale autore fu Agostino Silva.
Questo luogo è un connubio perfetto tra bellezza naturale, silenzio e spiritualità.